Dario Viterbo (Firenze 1890 - New York USA 1961), marito: scultore, orafo, cesellatore, incisore, si trasferì nel ’26 a Parigi dove Ada lo raggiunse. Sorvegliato dalla polizia come antifascista, nel 1940 con lei abbandonò Parigi e dopo un girovagare per la Francia, nell’aprile 1941 emigrarono a New York. Non rientrato in Italia.
Arrigo Bernstein (Milano 25 luglio 1896 - Milano 15 giugno 1957), fratello: tenente di aviazione, aveva lavorato per la società immobiliare Excelsior di Milano fino ai provvedimenti antiebraici; emigrò con la moglie Elena Verona e tre figli in Francia, e nel maggio 1940 a New York quando Sergio, Myriam Mirella, Vera Graziella avevano rispettivamente 12, 5, e 2 anni. Nel settembre 1940 divenne membro effettivo del New York Produce Exchange, una borsa di prodotti agricoli. Rientrò a Milano nel 1954, e morì tre anni dopo.
Elena Carolina Verona Bernstein (Genova 14 marzo 1901 - Albuquerque, New Messico, USA, 20 gennaio 1992), cognata: seguì il marito Arrigo nei percorsi migratori dalla Francia agli Stati Uniti, mentre suo fratello Giorgio Verona (1898-1971) emigrò a Buenos Aires da dove non rientrò. Rimasta vedova, stette con il figlio Sergio in New Messico. Non rientrata in Italia.
Sergio Bernstein (Milano 11 luglio 1928 - Albuquerque, New Messico, Usa, 8 febbraio 2002), nipote: primogenito del fratello Arrigo, emigrò con la famiglia in Francia e nel maggio 1940 negli USA. Non rientrato in Italia.
Myriam Mirella Bernstein Lubow (Milano 17 ottobre 1935 - Kirkland, King, Washington, 18 luglio 2008), nipote: si sposò con il newyorkese Milton Joseph Lubow (9 marzo 1920 - 6 novembre 2011). Non rientrata in Italia.
Vera Graziella Bernstein (Milano 1938-?) nipote: a 2 anni con i genitori a New York; altre notizie non rinvenute.
Marta Bernstein Navarra (Milano 1 gennaio 1895 - ? 1 settembre 1965), sorella: esule con il marito Alberto Navarra dal 1943 al 1945 a Lugano (Svizzera). Doppia laurea, in Lingua e letteratura francese nel 1916 e in Lingua e letteratura inglese, si era dedicata all’insegnamento, a Pavia e dal 1921 nella Scuola superiore femminile Manzoni di Milano, e all’impegno sociale ed educativo presso l’Unione femminile nazionale, l’Asilo Mariuccia e l’Associazione delle donne ebree d’Italia (ADEI). Nel 1924 aveva avuto il figlio Dario Angelo. Espulsa nel 1938 dall’insegnamento pubblico, aveva insegnato inglese alla scuola ebraica di via Eupili a Milano. Dopo il periodo in Svizzera, nel dopoguerra rientrò a Milano. Divenne presidente della Adei-Wizo ricostituita nel 1945 e si dedicò all’assistenza dei profughi. Nel 1963 si trasferì con il marito in un kibbutz israeliano (fasc. monografico a lei dedicato dal bimestrale dell’Adei-Wizo, «Il Portavoce», 6, 1985). Non rientrata in Italia.
Elda Bernstein Majno (Milano 18 giugno 1893 - Lugano, Svizzera, 9 gennaio 1944), sorella: sposata dal 1915 con l’avvocato antifascista Edoardo Majno, figlio della fondatrice dell’Unione femminile nazionale, fu esule a Lugano nel 1943 con i figli, e pochi mesi dopo morì per un problema al cuore. Non rientrata in Italia.
Edoardo Majno (Milano 1886 -1995) cognato: marito di Elda Bernstein e figlio di Ersilia Majno, la fondatrice dell’Unione femminile nazionale, avvocato, segretario generale del Comitato nazionale italiano contro la tratta delle donne e dei fanciulli, fu poi presidente dell’ Asilo Mariuccia e membro del Consiglio del Museo artistico Poldi Pezzoli. Esule a Lugano dal ’43 con la moglie e i figli. Rientrato in Italia.
Luigi, Carlo e Guido Majno (qui ritratti nel 1937), nipoti: figli di Elda Bernstein, esuli in Svizzera da adolescenti; prima furono mandati nei campi di lavoro a Pian San Giacomo e poi a riuscirono ad andare al campo universitario di Ginevra dove Carlo e Guido studiarono rispettivamente Legge e Medicina (Renata Broggini, Terra d’asilo. I rifugiati italiani in Svizzera 1943-45, Bologna, Il Mulino, 1993, pp. 183 e 538).
Giorgio Bernstein (Milano 1889 - 1951), fratello: industriale, raggiunse i familiari in Svizzera nell’aprile 1944, con moglie e figli.
Alma Bernstein Pasquinelli (Milano, 13 dicembre 1897 - Milano 1973), sorella: esule a Lugano dal dicembre 1943 al 1945. Sposata con il professore di musica Emilio Pasquinelli; madre di Francesco Pasquinelli (1922-2011), futuro pianista e industriale, e di Emma Pasquinelli (1921-1980) poi architetta e moglie del più noto architetto Enrico Peressutti (1908-1976), socio nello studio BBPR, acronimo dei fondatori Ludovico Barbiano di Belgiojoso (deportato a Gusen), Gian Luigi Banfi (deceduto a Gusen nel 1945), Enrico Peressutti e Ernst Nathan Rogers; nel ’39 Peressutti passò a Giustizia e Libertà e poi nel CLN; dal 1950 divenne professore universitario di architettura a Londra, e dal ’52 al MIT di Boston e alla Princeton University, mentre in Italia ebbe vari incarichi ma non di ruolo accademico.
Manlio Immanuel Ascarelli (Ferrara 30 novembre 1919 - Rehovot 1999), nipote: figlio di Wanda Bernstein e Giacomo Ascarelli, emigrò nella Palestina mandataria nell’estate 1939, e dopo la scuola a Miqveh Israel si arruolò nell’esercitò inglese; il 19 maggio 1946 si sposò con Roma Wessel, nata nel 1926 in Serbia, da cui ebbe due figli nati a Rehovot. Fece parte della Brigata ebraica con il nome di Arie Meged, e insegnò alla Facoltà di Agraria a Rehovot. Non rientrato in Italia.
Enti di soccorso
Italian Emergency Rescue Committee
Emergency Committe in Aid of Displaced Foreign Scholars, New York (non come assistita ma come moglie di un loro ECADFS Fellow)
Referenze
Randolfo Pacciardi (Gavorrano, Grosseto, 1 gennaio 1899 - Roma 14 aprile 1991) nell’estate 1940 raccomandò Dario e Ada alla rete antifascista di aiuti per farli arrivare negli Usa.
Alberto Tarchiani (1885-1964), giornalista e politico arrivato da poco a New York, e Serafino Romualdi (1900-1967), tipografo, giornalista stabilito dal 1926 a New York; nel 1941 aiutarono Ada ad ottenere il visto per sé e il marito.
Relazioni d'aiuto
Luigi Campolonghi (1876-1944): il giornalista e la sua famiglia accolsero nella loro casa a Bordeaux la coppia Ada Vera Bernstein e Dario Viterbo per un giorno (estate 1940) mentre erano in fuga.
Il fratello Arrigo Bernstein (1896-1957) e la cognata Elena Verona: dettero ospitalità ad Ada e al marito a New York nei primi 5 mesi (aprile-agosto 1941).
Altri familiari e conoscenti legati all’attività di suo marito Dario Viterbo.
Mobilità
1902Milano
Nascita e formazione
Lavoro come impiegata di banca
Studente,Incarico a tempo indeterminato
Impiegata
1930Parigi
Ricongiungimento col marito
1940Francia
In fuga da Parigi
13 giugno 1940 fuga da Parigi abbandonando tutto per l’avanzata nazista: 23 giugno 1940 tappa a Bordeaux; 24 giugno-24 luglio 1940 Mont Gaillard; 2 Settembre 1940 - 28 febbraio 1941 Marsiglia.
Disoccupata
1941Lisbona
Passaggio in Portogallo
Marzo 1941, dopo 3 giorni a Madrid.
1941New York
Emigrazione negli USA
Lavoro come modista; dal 1947 quasi ogni estate viaggi in Europa.
Disoccupata,Libera professione
Altro
1962Firenze
Ritorno a Firenze
Rimasta vedova, torna a Firenze per occuparsi soprattutto dell’opera del marito.