Susanna Cassuto (8 maggio 1936), figlia: nel 1942, con i fratelli e la madre incinta trovò rifugio nel convento della Calza a Firenze; dopo l'arresto e la deportazione dei genitori, emigrò a Gerusalemme il 22 marzo 1945 con i nonni materni, i fratelli, la zia Hulda e i cugini Sara e Ruben Campagnano, partendo da Taranto. Si sarebbe ricongiunta alla madre solo alla fine del 1945. Non rientrata in Italia.
David Moshe Cassuto (27 settembre 1937), figlio: emigrò in Palestina mandataria il 22 marzo 1945 con i nonni materni, i fratelli, la zia Hulda e i cugini Sara e Ruben Campagnano. Non rientrato in Italia.
Daniel Cassuto (1 gennaio 1941), figlio: emigrò in Palestina mandataria il 22 marzo 1945 con i nonni materni, i fratelli, la zia Hulda e i cugini Sara e Ruben Campagnano. Non rientrato in Italia.
Dario Nedanel Di Gioacchino (Senigallia 15 luglio 1874 - 1956), padre: insieme alla moglie Emma, sulla nave Princess Kathleen emigrarono in Palestina mandataria il 22 marzo 1945; con loro c'erano anche Hulda, i suoi figli e i nipoti di Dario, i tre figli di Anna. Non rientrato in Italia.
Emma Della Pergola Di Gioacchino (Firenze 9 maggio 1874 - 1956), madre: emigrò in Palestina mandataria il 22 marzo 1945 con il marito Dario, Hulda, i figli di lei e i loro nipoti. Non rientrata in Italia.
Milena Di Gioacchino Foa (Ancona 1914 - Gerusalemme 11 febbraio 1988), sorella: sposata con Uriel Foa (Parma 25 febbraio 1916 - Penn Valley, PA, USA, 17 gennaio 1990), emigrarono in Palestina mandataria nel luglio 1940; lui divenne psicologo sociale alla Hebrew University e nel 1965-66 emigrò in USA con la seconda moglie Edna Foa (Haifa 1937 -), poi famosissima psicologa. Non rientrata in Italia.
Elio Di Gioacchino (Firenze 15 luglio 1917 - Firenze 30 settembre 1964), fratello: partì per la Francia con il cugino pittore Corrado Cagli. Intendevano imbarcarsi alla volta degli Stati Uniti, e Corrado s’imbarcò nel '37, tornò e ripartì nel 1939. Elio invece rimase bloccato dagli eventi bellici, raggiunse Casablanca e si arruolò combattendo per gli alleati. Nel dopoguerra divenne architetto ed esercitò la professione all’estero.
Sara Di Gioacchino Corcos (Firenze 29 giugno 1918 - 29 gennaio 2007), sorella: sposata il 5 marzo 1939 con Renzo Corcos (Livorno 20 maggio 1915 - Milano 11 agosto 1986), emigrarono quello stesso anno in Marocco.
Hulda Cassuto Campagnano (17 gennaio 1914 - 17 settembre 1992), cognata: figlia di Umberto e Bice, rimasta vedova di Saul Campagnano, deportato ad Auschwitz da Firenze nel 1943, emigrò in Palestina insieme ai propri figli e nipoti e ai genitori di Anna il 22 marzo 1945. Non rientrata in Italia.
Umberto Cassuto (Firenze 16 settembre 1883 - Gerusalemme 18 dicembre 1951), suocero: professore universitario a Firenze, poi a Roma, emigrò con la moglie Bice e due figlie a Gerusalemme nel 1939, dove ebbe un incarico part-time come docente di Bibbia alla Hebrew University, stabilizzato dall’ottobre 1940. Nel ’45 fu riammesso in servizio all’Università di Roma, ma in sovrannumero. Non rientrato in Italia.
Bice Corcos Cassuto (Livorno 18 settembre 1888 - Kevutzat Yavne, Israele, novembre 1969), suocera: emigrata a 51 anni con il marito e due figlie in Palestina il 5 giugno 1939. Non rientrata in Italia.
Milka Cassuto (23 settembre 1908 - 1993), cognata: insegnante di latino e greco in un ginnasio di Roma. Arrivò in Palestina il 5 giugno 1939 insieme ai genitori e alla sorella Lea con i certificati spettanti a un gruppo di ebrei tedeschi che non erano riusciti a venire. Sposata a Mordechai Salzmann. Non rientrata in Italia.
Lea Cassuto (23 dicembre 1911 - 9 maggio 2006), cognata: l’unica della famiglia Cassuto cui non venne tolto il lavoro con le leggi razziali nel 1938, perché insegnava alla scuola ebraica. Emigrò in Palestina con la sorella e i genitori il 5 giugno 1939. Sposata a Enzo Rocca.
Enti di soccorso
Comitato assistenza ebrei in Italia (Comasebit)
Delegazione assistenza emigranti ebrei (Delasem)
Brigata ebraica
Relazioni d'aiuto
I genitori Dario Di Giacchino ed Emma Della Pergola e la cognata Hulda Campagnano: si presero cura dei figli dopo l'arresto di Anna nel novembre 1943. Fu soprattutto Hulda ad occuparsi di nascondere i bambini di Anna; dopo l'arresto di Anna e del marito Saul Campagnano, trovò rifugio presso le suore di Santa Zita a Firenze e poi presso la Casa di riposo della Comunità evangelica valdese, grazie al pastore Tullio Vinay, che collaborava con il comitato di soccorso ebraico-cristiano.
La Casa religiosa delle Suore dell’Adorazione perpetua dell’Eucarestia (detta convento della Calza) di Firenze: accolse Anna, Hulda ed i loro bambini nell'autunno 1943.
La famiglia Colzi di Firenze, a cui fu affidato il figlio David.
I coniugi Lina e Mario Santerini di Firenze, a cui fu affidato il figlio Daniel.
Un orfanotrofio gestito da suore a Peretola, presso Firenze, a cui fu affidata la figlia Susanna.
Emilio Enrico Franco (Trieste 24 novembre 1881 - Gerusalemme 20 settembre 1950): professore di anatomia patologica, l’aiutò a entrare come assistente volontaria al laboratorio di analisi di Monte Scopus, con l'obiettivo di trovare un lavoro retribuito.
Mobilità
1911Ancona
Nascita
?Firenze
Trasferimento della famiglia e formazione a Firenze
Liceo classico a Firenze; diploma di corrispondente in lingue estere in inglese presso il British Institute, Firenze.